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Approfondimenti Magnetoterapia

Con il passare degli anni le ipotesi terapeutiche hanno gradualmente fornito certezze grazie all’evolversi dei mezzi strumentali, capaci di confermare o smentire la possibilità.

La magnetoterapia viene impiegata da decenni in numerosi ambiti clinici, in associazione e talvolta in sostituzione alle terapie farmacologiche.

Le applicazioni di campi elettromagnetici pulsati (CEMP) possono essere usate per molteplici scopi terapeutici, favorendo il decorso di disturbi di tipo infiammatorio (quali artrosi, neuriti, flebiti, tendiniti,ecc...), disturbi articolari, traumi e malattie reumatiche (in patologie quali borsiti, periartriti, cervicalgie, lombalgie, mialgie, ecc...).

In letteratura scientifica e nelle evidenze cliniche, emerge che la magnetoterapia esplica diversi effetti biologici con meccanismi d'azione distinti.

Di seguito alcuni esempi:

CELLULARE E SUBCELLULARE

Tale meccanismo consiste nell’azione, ampiamente dimostrata, dell’elettromagnetismo sulla membrana cellulare. Ogni cellula del nostro corpo è provvista di tre strati semipermeabili, con un mantello lipoproteico e canali di passaggio per gli scambi tra l’interno e l’esterno della cellula stessa. L’equilibrio elettrochimico è garantito dagli ioni Sodio e Potassio intra ed extra cellulare.

Quando la cellula, e conseguentemente tessuti ed organi, subisce una depolarizzazione, si altera l’equilibrio ionico. Pertanto, per effetto di eventi traumatici, meccanici, fisici o chimici si verifica un potenziale di lesione con formazione talvolta di edemi ed attivazione di sostanze mediatrici dell’infiammazione.

La magnetoterapia agisce ripolarizzando le strutture cellulari, riducendo l’edema e la catena degli eventi infiammatori.

In sostanza tutte, o quasi, le patologie, sia acute che croniche, possono giovarsi dell’effetto benefico della magnetoterapia.

INTERSTIZIALE

Le onde elettromagnetiche agiscono biologicamente a livello delle molecole proteiche presenti nel tessuto connettivo. Il collagene rappresenta la struttura proteica interessata dall’effetto biofisico e biologico della magnetoterapia.

Le proteine costitutive del collagene si comportano come calamite elementari; queste sono dotate di proprietà piezoelettriche e si comportano come cristalli liquidi che trasformano un’energia fisica in eventi elettrochimici. Quando le proteine sono sollecitate da un campo magnetico, iniziano una rotazione micrometrica, ritornando alla posizione originale quando il campo si interrompe.

TISSUTALE

Tale meccanismo si esplica nei confronti della concentrazione di ossigeno nei tessuti; si prenda infatti in considerazione il fatto che l’emoglobina, ferromagnetica, viene attivata nelle sedi di applicazione terapeutica magnetoterapica, attraverso il richiamo dei campi magnetici.

BIOUMORALE

Tale effetto consiste nell’azione diretta delle onde elettromagnetiche sul sistema neuro-endocrino-immunologico.

Esistono evidenze scientifiche dalle quali si evince che le modificazioni di energia indotte da campi elettromagnetici a bassa frequenza agiscono direttamente sia sul sistema endorfinico, sia sul sistema ghiandolare endocrino.

L’azione sui mediatori chimici della trasmissione ormonale, sui mediatori chimici dell’infiammazione e dei neuro-trasmettitori è responsabile degli effetti terapeutici della magnetoterapia.

Il riequilibrio nervoso, l’induzione di un sonno più fisiologico, un maggiore riequilibrio ormonale anche nelle età critiche, maggiore controllo del dolore con innalzamento della soglia di percezione, sono tutti eventi biologicamente positivi dovuti alla magnetoterapia.

In sostanza, la magnetoterapia rappresenta uno strumento terapeutico che esplica un'azione molto ampia su una pluralità di situazioni para-fisiologiche o francamente patologiche che hanno in comune dolore, infiammazione e deficit funzionale.

Riassumendo, con la magnetoterapia è possibile perseguire i seguenti effetti:

  • Effetto analgesico
  • Effetto antinfiammatorio
  • Effetto antiedemigeno
  • Effetto biostimolante
  • Effetto bioenergetico

Conseguentemente, la magnetoterapia, a seconda dell’intensità, della frequenza d’erogazione e dei diffusori utilizzati, può essere utile nei seguenti ambiti:

  • Scompensi organici (infiammazione in genere)
  • Processi riparativi (fratture, piaghe, ustioni, decubiti...)
  • Problemi cronici (artrosi, osteoporosi...)
  • Effetti contusivi (ecchimosi, edemi...)

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